Perché l’empatia è importante e come incoraggiare una leadership empatica?
È fondamentale per le aziende possedere al proprio interno manager e leader efficaci in grado di far progredire la propria organizzazione sia nei periodi positivi che in quelli particolarmente difficili. Ciò richiede di guardare oltre a quelle strategie tradizionali per lo sviluppo manageriale e rivolgere lo sguardo verso gli aspetti relazionali e comunicativi, competenze trasversali che sono fondamentali per portare l’azienda al successo.
Tra le competenze basilari per la riuscita di un progetto imprenditoriale di successo abbiamo l’empatia, un’abilità che ciascun leader dovrebbe possedere.
Cosa significa il termine empatia? La parola empatia deriva dal greco antico “εμπαθεία”, ed è a sua volta composta da due parole, “en” (dentro), e “pathos” (sentimento o sofferenza). L’empatia è una virtù umana e viene intesa come partecipazione profonda alle esperienze di altri esseri umani. È quella capacità di mettersi nei panni di qualcun altro, essere consapevoli dei suoi sentimenti e comprendere i suoi bisogni.
Grazie alla psicologia esistenziale e agli studi di molti ricercatori, tra i quali ricordiamo quelli di Daniel Goleman¹, l’empatia è considerata una virtù essenziale per avere delle relazioni felici sia in ambito personale sia lavorativo.
Essa viene intesa come partecipazione profonda alle esperienze di altre persone. Di fatto, osservando lo stato d’animo altrui, si genera il medesimo stato emotivo nella persona coinvolta nella relazione. L’empatia, quindi, è una comunione affettiva attraverso un processo di immedesimazione. Potremmo definirla oltre che una qualità umana, anche un processo cognitivo, quindi, un’abilità che, come altre, può essere acquisita, praticata e allenata.
Leadership empatica, pertanto, significa avere la capacità di comprendere i bisogni degli altri ed essere consapevoli sia dei loro sentimenti sia dei loro pensieri. Sfortunatamente è stata una soft skill trascurata per molti anni come indicatore di prestazioni. Tuttavia, le varie ricerche dimostrano che i leader di successo di oggi devono essere più incentrati sulla persona, poiché l’empatia sul posto di lavoro è positivamente correlata alle prestazioni lavorative. In altre parole, i manager che praticano una leadership empatica nei confronti dei dipendenti diretti sono visti dai loro capi come migliori esecutori nel loro lavoro.
La capacità di essere compassionevoli e di entrare in contatto con gli altri è fondamentale per la nostra vita. Dimostrare empatia sul posto di lavoro è un aspetto fondamentale dell’intelligenza emotiva e dell’efficacia della leadership. Inoltre, migliora le interazioni umane in generale e può portare a una comunicazione più efficace e a risultati positivi, sia in ambito professionale che personale.
Come si fa ad essere dei bravi leader empatici? Di sicuro ci sono degli aspetti caratteriali ed emotivi innati che aiutano un imprenditore ad essere più attraente ed efficace di un altro, ma l’empatia, come precedentemente affermato, è un’abilità cognitiva che può essere sviluppata, allenata e migliorata. Possedere, infatti, sensibilità e intelligenza relazionale è fondamentale per tenere sotto controllo una serie di eventuali situazioni poco piacevoli in azienda.
Tra queste, per esempio, i segni di burnout negli altri. Il burnout lavorativo è oggi un vero problema e presenta un rischio maggiore durante i periodi di intenso stress e pressione. Gli imprenditori, esperti nella leadership empatica, sono in grado di riconoscere i segni di superlavoro negli altri prima che il burnout diventi un problema e che si traduca in disimpegno o turnover. Ciò potrebbe significare dedicare qualche minuto in più ogni settimana per delle brevi riunioni con i membri del gruppo e valutare come stanno gestendo il loro lavoro attuale aiutandoli a riprendersi dai pesanti carichi lavorativi.
Un altro aspetto importante è mostrare un sincero interesse per i bisogni, le speranze e i sogni di altre persone. Essere empatici implica anche comprendere i bisogni e gli obiettivi unici di ciascun membro del team e come abbinare al meglio gli incarichi di lavoro per contribuire sia alle prestazioni che alla soddisfazione dei propri collaboratori.
Essere un leader efficace significa mostrare la volontà di aiutare un collaboratore con problemi personali. I confini tra lavoro e vita personale stanno diventando sempre più labili. I leader empatici capiscono che i membri della loro squadra sono individui dinamici che si fanno carico di problemi personali pur mantenendo le proprie responsabilità professionali. Riconoscono che fa parte del loro ruolo guidare e supportare quei membri del gruppo quando ne hanno più bisogno.
Mantenere linee di comunicazione aperte e incoraggiare la trasparenza è un buon modo per promuovere la sicurezza psicologica e aiutare i membri del team a sentirsi a proprio agio nel condividere quando è necessario.
Sentire compassione quando altre persone rivelano una perdita personale. Le connessioni e le amicizie sul lavoro sono importanti e la leadership empatica è uno strumento che i manager possono utilizzare per stabilire legami con coloro che hanno il privilegio di guidare. Tutti hanno vissuto una perdita personale, quindi anche se il leader non riesce a relazionarsi direttamente con la perdita specifica che il membro del gruppo sperimenta, egli può agire in modo empatico e far sapere che è supportato.
Ricordiamo dunque che uno stile di leadership empatico può far sentire tutti come una squadra, aumentare la produttività, il morale e la lealtà.
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Goleman D., Intelligenza Emotiva, Milano, Rizzoli Editore, 1996.